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via del Fanciullo, 6 Casalecchio di Reno
“La via della Cavera”, 2009, Pier Luigi Chierici, Quaderni di San Martino di Casalecchio Insieme.
Casalecchio esiste perché è sempre stato un nodo primario delle comunicazioni, luogo di incontri tra persone e culture. Già in epoca antica, per Casalecchio passavano la pedemontana appenninica che collegava la pianura padana con le Romagne, nonchè le vie di cresta sulla sponda sinistra del Reno che portavano in Toscana. Con le bonifiche attuate dagli Etruschi, vennero aperte le vie d’acqua che, verso nord, connettevano con Mantova e le terre dei veneti e, verso levante, con Spina e i suoi empori greci. L’arrivo dei Romani permise nuove e migliori strade, come la pedemontana tra Casalecchio e Bazzano, la Flaminia Militare che collegava meglio alla Toscana e soprattutto la via Emilia con un ponte permanente sul Reno.
Durante il medioevo, una moltitudine di ponti non più mantenuti caddero; tra questi anche l’antenato del Pontelungo della via Emilia. Ciò comportò una riaffermazione dei guadi e delle località ad esse inerenti, come Casalecchio con il passaggio del Reno presso la Canonica di quella che poi divenne la Croce.
La Croce, tuttora importante quartiere Casalecchiese, prese il nome dal segnacolo posto sul trivio nei pressi della chiesa di San Martino, nel punto in cui la via Saragozza si biforcava con un’importante strada: la Via della Cavera, per secoli la principale via di comunicazione tra Bologna e la Toscana.
La via era nata nel 1262 per opera del Comune di Bologna e su insistenza delle più influenti famiglie bolognesi che stavano subentrando ai feudatari minori sulla riva destra del Reno. La strada, dalla Croce, proseguiva lungo l’attuale Parco della Chiusa fino all’allora fiorente località di Vizzano e permetteva quindi ai viandanti verso il sud e la Toscana di aggirare l’allora insormontabile ostacolo rappresentato dalla Rupe, senza dover percorrere i più perigliosi sentieri di cresta.
Tra i vari elementi di sviluppo permessi dalla Via, vi fu l’incentivo del trasporto in città dei blocchi di selenite e di gesso estratti dalle “cavere” (cave) presenti sul suo percorso. La Cavera fu una direttrice fondamentale per lo sviluppo del territorio e venne abbandonata solo secoli dopo con l’apertura della Porrettana sull’altra sponda del Reno.
Il Quaderno di Casalecchio Insieme, a cura dello storico Pier Luigi Chierici, inquadra in modo magistrale il contesto storico, per poi condurre lungo un vero e proprio itinerario che ripercorre l’antica Via accompagnando il visitatore con dettagli storici e aneddoti di cultura e folklore locale che renderanno la scoperta ancora più affascinante.
Casalecchio Insieme è nata formalmente il 28 ottobre del 1994 e tante sono le iniziative che si sono realizzate. L’associazione ha come elementi fondanti la solidarietà e la valorizzazione del territorio. La solidarietà è quella che in questi anni ha contribuito economicamente a tutti quei progetti che si possono vedere nella nostra “Farfalla della Solidarietà”. La valorizzazione del territorio parte da “So e zo par i Bregual” la camminata storica del Lunedì di Pasqua. Da qui è nata la tutela e promozione del sentiero dei Bregoli subentrando al famoso comitato dell’Ing Ghillini che ha permesso il recupero del sentiero. Per promuoverli abbiamo anche creato una gara competitiva la “Cronoscalata dei Bregoli”. Grazie ai Bregoli si è realizzata una collana di quaderni di promozione del territorio: i Quaderni di San Martino, con ben 8 pubblicazioni all’attivo. Al Lido si tutela il vecchio tavolo della Bandiga luogo di grandi mangiate e risate in compagnia. Promuoviamo le visite guidate di “Casalecchio tutta una scoperta”. In piazza del Popolo a Natale curiamo e sosteniamo la realizzazione dell’”Albero di Natale” alto ben 15 metri e il Presepe.
L’evento più importante che organizziamo è la Festa del patrono San Martino, dove i due elementi fondanti, la solidarietà e la valorizzazione del territorio, trovano una sinergia esplosiva dove ogni anno i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un altro evento è il “Carnevale dei Bambini” che negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento per le famiglie nel Bolognese. Pochi anni fà abbiamo creato i “Sapori Curiosi” una festa enogastronomica che ha saputo valorizzare non solo Casalecchio e il suo territorio, ma anche i primi piatti della cucina bolognese in un trinomio enogastronomia-cultura-divertimento.
Casalecchio Insieme è iscritta all’Albo Regionale del volontariato come associazione di promozione sociale, all’Albo Comunale, alla Conferenza del Volontariato, al gruppo di Protezione Civile Unionale e all’Unione Nazionale delle Proloco d’Italia (Unpli). Nel 2012 Casalecchio Insieme è diventata una Proloco e dal 2017 fa parte della Rete delle proloco Reno Lavino Samoggia.
Da anni grazie alla collaborazione con Volabo e ad una nostra dotazione di gazebo, tavoli, panche, transenne, etc. siamo un deposito di sostegno del mondo del volontariato; inoltre forniamo gratuitamente il mondo scolastico di quelle strutture che permettono la realizzazione delle cosiddette feste di fine anno.
In casi di emergenza e necessità, grazie alla collaborazione con tutto il mondo associativo, non perdiamo tempo e ricordiamo l’ultima iniziativa “Una amatriciana per Montegallo” e anche la lotteria che nel 2012 ha permesso di raccogliere ben €.50.000 per la scuola Lodi di Crevalcore colpita dal terremoto.