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via del Fanciullo, 6 Casalecchio di Reno
“Guida alla visita della Chiusa di Casalecchio ed al primo tratto del Canale di Reno”, 2009, Pier Luigi Chierici, Quaderni di San Martino di Casalecchio Insieme.
Bologna nasce nella vasta palude inserita tra il Reno e il Savena e tra i torrenti Aposa e Ravone; una città d’acqua che dopo lavori di consolidamento e canalizzazione arrivavano fino all’Adriatico tanto da renderla per secoli un importante porto del nord Italia. Ruolo fondamentale nell’affermazione di questo assetto fu il Canale di Reno che nasce dalla Chiusa di Casalecchio e prosegue fino al centro città.
Un canale importante, che per secoli ha fatto girare centinaia di ruote per il funzionamento di mulini per macinare il grano, di concerie, di segherie, di magli, di trafilerie, di pile da riso, telai da tessitura e preziosi filatoi da seta. Non ultimo l’uso irriguo che portava vita agli orti dentro le mura e alle innumerevoli vie che resero Bologna molto più simile a Venezia che alla città attuale.
Per questo, oltre alla via della Cavera e ai Bregoli (vedi le altre pubblicazioni di Casalecchio Insieme), il canale di Reno generato dalla Chiusa è una delle vie di comunicazione che nell’arco dei millenni hanno reso Casalecchio un centro nevralgico della vita della regione, aiutando la gente, favorendo l’industria, lo sviluppo e la tecnologia. Dal medioevo in poi, la Chiusa ha unito popoli per secoli, tanto da essere insignita dall’UNESCO nel 2010 del titolo di “Patrimonio messaggero di cultura e pace”. Un patrimonio immenso da rendere noto e valorizzare: questo l’intento della Guida a firma dell’autorevole Pier Luigi Chierici, voluta e promossa da Casalecchio Insieme.
La pubblicazione si presenta con una curata veste grafica, ricca di fotografie, dipinti, stampe d’epoca, cartine e percorsi, con un testo che prima svela gemme sconosciute della storia di Casalecchio e Bologna, e poi conduce alla scoperta in prima persona di questi tesori attraverso la proposta di tre itinerari.
Il primo percorso, che passa per i Masgnòn e il Prà Zinein (i “sassoni” e il “prato piccolo”) antichi resti delle prime grandi imbrigliature del fiume, costeggia gli elementi che hanno reso la Chiusa una pietra miliare dell’ingegneria idraulica come il Boccaccino, la Stanza, la Cantinaccia, gli Sfioratori.
Il secondo si snoda intorno alla Filanda, importantissimo centro industriale della storia bolognese e all’antica Canonica, passando lungo gli pregevoli scorci di antiche strutture di recente restaurate come la Casa del Ghiaccio, i ponti della Scaletta, i paraporti e altro ancora. Il terzo percorso si affaccia invece sullo “Spartiacque” vero e proprio e, soprattutto, il Lido, lo storico luogo di villeggiatura dei bolognesi della Belle Epoque.
Nell’ultima parte la guida, le avvincenti pagine dedicate alle
leggende che vedono la Chiusa protagonista: le vicende del mitico Tàc,
il fantasma dell’Uomo Rosso e il tesoro dell’Isola Verde. E infine, come
prezioso compendio a supporto della visita, vengono presentati
un’attenta bibliografia di riferimento, un glossario “chiusarolo, una
cronologia facile da seguire, nonché utili informazioni su dove
mangiare, bere e dormire in quel di Casalecchio.
Casalecchio Insieme è nata formalmente il 28 ottobre del 1994 e tante sono le iniziative che si sono realizzate. L’associazione ha come elementi fondanti la solidarietà e la valorizzazione del territorio. La solidarietà è quella che in questi anni ha contribuito economicamente a tutti quei progetti che si possono vedere nella nostra “Farfalla della Solidarietà”. La valorizzazione del territorio parte da “So e zo par i Bregual” la camminata storica del Lunedì di Pasqua. Da qui è nata la tutela e promozione del sentiero dei Bregoli subentrando al famoso comitato dell’Ing Ghillini che ha permesso il recupero del sentiero. Per promuoverli abbiamo anche creato una gara competitiva la “Cronoscalata dei Bregoli”. Grazie ai Bregoli si è realizzata una collana di quaderni di promozione del territorio: i Quaderni di San Martino, con ben 8 pubblicazioni all’attivo. Al Lido si tutela il vecchio tavolo della Bandiga luogo di grandi mangiate e risate in compagnia. Promuoviamo le visite guidate di “Casalecchio tutta una scoperta”. In piazza del Popolo a Natale curiamo e sosteniamo la realizzazione dell’”Albero di Natale” alto ben 15 metri e il Presepe.
L’evento più importante che organizziamo è la Festa del patrono San Martino, dove i due elementi fondanti, la solidarietà e la valorizzazione del territorio, trovano una sinergia esplosiva dove ogni anno i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un altro evento è il “Carnevale dei Bambini” che negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento per le famiglie nel Bolognese. Pochi anni fà abbiamo creato i “Sapori Curiosi” una festa enogastronomica che ha saputo valorizzare non solo Casalecchio e il suo territorio, ma anche i primi piatti della cucina bolognese in un trinomio enogastronomia-cultura-divertimento.
Casalecchio Insieme è iscritta all’Albo Regionale del volontariato come associazione di promozione sociale, all’Albo Comunale, alla Conferenza del Volontariato, al gruppo di Protezione Civile Unionale e all’Unione Nazionale delle Proloco d’Italia (Unpli). Nel 2012 Casalecchio Insieme è diventata una Proloco e dal 2017 fa parte della Rete delle proloco Reno Lavino Samoggia.
Da anni grazie alla collaborazione con Volabo e ad una nostra dotazione di gazebo, tavoli, panche, transenne, etc. siamo un deposito di sostegno del mondo del volontariato; inoltre forniamo gratuitamente il mondo scolastico di quelle strutture che permettono la realizzazione delle cosiddette feste di fine anno.
In casi di emergenza e necessità, grazie alla collaborazione con tutto il mondo associativo, non perdiamo tempo e ricordiamo l’ultima iniziativa “Una amatriciana per Montegallo” e anche la lotteria che nel 2012 ha permesso di raccogliere ben €.50.000 per la scuola Lodi di Crevalcore colpita dal terremoto.